La nuova alba del settore filoviario:
risorse e progetti innovativi per le città di domani
Il veicolo filoviario è oggi la più moderna, innovativa ed affidabile vettura nel settore ‘gomma’ del tpl: se è vero che la stessa è caratterizzata da maggiori costi di acquisto e necessita di un impianto fisso per la sua alimentazione, la tecnologia IMC (In Motion Charging) può ridurre fino al solo 30% la quota parte del percorso in cui occorre installare il bifilare. La soluzione IMC consente di ridurre considerevolmente i costi di investimento e gestione, dimostrando come il sistema filoviario diventi competitivo sul lungo termine stante il più elevato periodo di vita delle vetture ‘all electric’ ed attraverso un adeguato ammortamento dell’infrastruttura rispetto ad una proporzionata produzione di chilometri/anno da esercirsi in tale modalità.
Il filobus, con capienti vetture anche di tipo ‘tramlook’, ed in attesa del ’24 metri’ di cui sempre più c’è bisogno, si colloca come modalità trasportistica intermedia tra linee automobilistiche tradizionali ed il tram, non in concorrenza, ma a complemento, così come insegnano alcuni casi degni di nota come Zurigo. La presenza dell’impianto fisso garantisce autonomia e flessibilità, proprio al contrario di quanto si può pensare, soprattutto laddove gravose condizioni di servizio e carico e severe caratteristiche planoaltimetrimetiche delle linee metterebbero a dura prova le autonomie non agevolmente raggiungibili con gli attuali veicoli elettrici con ricarica overnight od opportunity.
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Il rilancio del filobus, tra Germania e Italia
La municipalità di Berlino e l’azienda locale BVG hanno lanciato un piano di filoviarizzazione con tecnologia IMC per i quartieri di nord-ovest della capitale tedesca non raggiunti dal servizio tranviario, per un ammontare di 300 M€ con cui si prevede di immettere in servizio 190 vetture articolate di cui 75 da 24 metri. In Italia città come Genova, La Spezia ed Ancona hanno ricevuto rispettivamente finanziamenti per, rispettivamente, 471 M€ (progetto “Assi di forza”), 38 M€ (“Potenziamento ed estensione del servizio”) e 7 M€ (“Ripristino anello filoviario”); sempre sulla medesima linea di finanziamento prevista dal MIT e relativa agli “interventi nel settore del Trasporto Rapido di Massa” sono in itinere le proposte da parte di Sanremo (rinnovo e adeguamento della Filovia dei Fiori) e Pescara (estensione sud-ovest con nuove linea 2 e linea 3). A queste iniziative si aggiungono i recenti ed importanti investimenti svolti a Milano, Bologna, Roma, Parma e Modena, la prossima entrata in esercizio del TRC di Rimini e dell’impianto di Verona, quest’ultimo caratterizzato da alcuni ritardi.
In Italia il settore raggiunge quote non trascurabili, dimostrando da sempre una buona vivacità: sono in esercizio in 14 città di medie e grandi dimensioni 36 linee per un’estensione totale di circa 300 km e sono in servizio 584 vetture da 12 e 18 metri, metà delle quali dovranno essere oggetto nei prossimi anni di rinnovamento o sostituzione.
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Wolfgang Reitmeier, Verband Deutscher Verkehrsunternehmen (VDV): Trolleybus projects in Germany
Stefano Pesci, Direttore Generale AMT Genova: Assi di forza per il trasporto pubblico locale.